giovedì 29 maggio 2014

Catacombe di San Callisto

Il giorno 20 maggio siamo partiti con l'autobus 716 per andare alle Catacombe di San Callisto
e alle Fosse Ardeatine.
Arrivati
abbiamo conosciuto la guida di nome Aurora che ci ha spiegato da fuori come erano strutturate le catacombe all'interno usando delle immagini. Alcune immagini rappresentano dei simboli che avremmo trovato sulle tombe. Dopo siamo entrati, abbiamo visitato solo il secondo livello perché il primo è crollato sopra il secondo e il terzo e il quarto sono riservati agli archeologi. Abbiamo iniziato la visita andando alle cripte dei Papi, abbiamo incrociato segni lasciati dai pellegrini come il pesce, simbolo di Cristo. Giunti alle cripte dei Papi la guida ci ha detto che i Papi erano nove, di essi cinque ritrovati e tre vescovi, i loro nomi erano incisi su pilastri di marmo, che però molti erano stati rubati dai barbari. Dopo abbiamo visto la statua distesa di Santa Lucia, morta perché professava la religione Cristiana, infatti lo scultore ha voluto riprendere il segno delle dita, cioè sulla mano destra tre dita che rappresentavano il padre,figlio e spirito santo e la mano sinistra con un dito che rappresenta che Cristo è uno solo. Continuando la visita abbiamo visto le tombe dei ricchi con affreschi sull'arco sopra la tomba. La tomba dei ricchi, al contrario di quelle dei poveri, erano grandi, belle e potevano ospitare più morti. Per tutte le catabombe c'erano i lucernari che davano luce alle catacombe, servivano anche per portare giù i materiali ai fossori. Dopo siamo entrati in una piccola cappella dove abbiamo potuto riflettere sulla visita e fare delle domande alla guida.
All'uscita delle Catacombe ci siamo fermati nei giardini della struttura per riposarci e mangiare

Infine ci siamo diretti alle Fosse Ardeatine, situate nelle vicinanze.
Le fosse Ardeatine è il luogo in cui si conservano 335 tombe di morti, perché durante la Seconda Guerra Mondiale i partigiani italiani hanno ucciso 32 soldati tedeschi, allora loro si sono vendicati uccidendo 10 italiani innocenti per ogni soldato tedesco morto, e nel contare si sono sbagliati uccidendone di più. Li hanno poi messi in queste fosse e cercando di togliere ogni traccia hanno fatto esplodere le fosse, ma dei contadini lì vicino hanno visto una grossa buca e i corpi delle persone morte. Quindi oggi è possibile venire in questo luogo per commemorare le persone uccise. In silenzio e con rispetto ci siamo avvicinati a queste tombe,
abbiamo letto i loro nomi, abbiamo visto le loro foto, alcuni di loro avevano meno di 18 anni, altri fratelli o padri e figli, alcuni cristiani altri ebrei.
Questa gita è stata molto interessante e ci ha colpito molto.

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