domenica 30 marzo 2014

Bomomo

E se volessimo realizzare .....
opere astratte, uniche,irripetibili e originali non dovremo far altro che immergerci in questa applicazione che ci permetterà con  pazienza  e concentrazione di ottenere risultati eccellenti e di salvare e stampare i nostri capolavori!

Allora cosa aspettate?
Buon divertimento!






Bomomo


Creare con il compasso.....

La maestra quest'anno ci ha fatto conoscere gli attrezzi della geometria: la riga, la squadra, il compasso e  il goniometro. Abbiamo costruito con essi le figure geometriche conosciute finora ed è stato molto interessante. Ma ancor più divertente è stato intervallare i calcoli aritmetici ai problemi geometrici con delle creazioni davvero originali con il solo uso del compasso:

Abbiamo iniziato con l'esercitarci a fare delle semplici e colorate circonferenze:




Abbiamo proseguito realizzando molle altrettanto colorate:




In seguito abbiamo creato........girandole:





E ancora...............fiori:






Infine abbiam pensato che era ora di avere un bell' animaletto compassato:




E....perchè no.......di un intero zoo compassato!


                               









Augurandoci di nn esservi divertiti quanto noi.....
 vi consigliamo di fare un giretto sul sito di Daniele Nannini
dove troverete spunti e curiosità su come realizzare animali compassati.

Tassellando.....come Esher



“Il matematico, come il pittore o il
poeta, è un creatore di forme. E se le
forme che crea sono più durature delle loro
è perché le sue sono fatte di idee."

                               Godfrey H. Hardy


Pesci, ranocchi, granchi, lucertole, farfalle, draghi e leoni: sono quaranta le “specie” inventate da Escher, usate come tasselli, per ricoprire il piano e realizzare disegni periodici, secondo le regole delle trasformazioni geometriche, con rotazioni, riflessioni, traslazioni e simmetrie.

 

Maurits Cornelius Escher, artista e matematico olandese, morto nel 1972, a 73 anni, era nato in Olanda a Leeuwarden nel 1898. A scuola, confessa, non era molto bravo in matematica:
“Alle superiori ero molto scarso in aritmetica e in algebra perché avevo, e ho ancora una grande difficoltà nell’astrazione di numeri e lettere. Più tardi, quando la mia immaginazione venne attratta dalla stereometria [geometria solida] le cose andarono un po’ meglio, ma a scuola non riuscii mai ad avere buoni risultati in queste discipline. Ma il percorso della nostra vita può prendere strane svolte”.




Abbiamo scoperto come formare tasselli:

  1. abbiamo preso un foglio bianco di cartoncino
  2. disegnato su un lato una linea da angolo a angolo
  3. ritagliato la linea disegnata
  4. spostato il pezzo ritagliato verso la parte opposta del cartoncino
  5. incollato il ritaglio con il nastro adesivo
  6. disegnato una nuova linea nell’altro lato del cartoncino (come si vuole, curva o mista o spezzata)
  7. Ritagliato la linea con cura
  8. spostato dalla parte opposta e fermare con il nastro adesivo: ecco la forma finita che verrà utilizzata per il disegno e il ricoprimento
  9. disegnato la forma sul foglio
  10. cominciando dall’alto  e continuando fino al completo ricoprimento
E voilà il gioco è fatto!



E quando siamo diventati abbastanza abili...........
 ci siamo cimentati in personalissimi disegni, proprio come il grande Esher:













 

sabato 15 marzo 2014

Kandinsky

 LINEEFORME, COLORI 



« L'arte oltrepassa i limiti nei quali il tempo vorrebbe comprimerla,
e indica il contenuto del futuro. »
                                                                                          
                                                                                                 Vasilij Kandinskij


Vassily Kandinsky (Mosca, 4 dicembre 1866Neuilly-sur-Seine, 13 dicembre 1944), è stato un pittore russo, creatore della pittura astratta.



Come Kandisky  abbiamo tracciato a piacere punti, linee e forme geometriche colorate................................
ci siamo ispirati alla sua opera Composition VIII del 1923 che si trova al Museo di New York Solomon R. Guggenheim Museum,
alla fine ognuno di noi ha prodotto la sua opera d'arte 

Momenti di attività quotidiane...........

Eccoci rappresentati sulla porta della nostra classe:




.....eccoci al lavoro :



 
 


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
ed eccoci a mensa:
 
 
 
Spesso trascorriamo del tempo in sala informatica per scrivere al PC o lavorare alla LIM o semplicemente per scovare su Internet video di danze o canti da riprodurre:
 
 
 
 
In giardino trascorriamo bei momenti di relax e di gioco di gruppo:
 
 
 
e magari improvvisando una lezione di karate.... 
 
 
 
 
 
 


domenica 2 marzo 2014

Artematicamente

Questo spazio è dedicato allo studio dell' aritmetica e della geometria
attraverso l'arte !



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Ara Pacis

Il giorno 11/03/2014 siamo andati in visita all'ARA PACIS. Ci siamo andati con l' autobus n. 30 e quando siamo arrivati al museo abbiamo conosciuto le guide: Olimpia e Valentina. La prima cosa che abbiamo visto era un plastico di una parte di Roma, Campo Marzio costruito da Augusto. Nel plastico c'era il fiume Tevere, un acquedotto , il mausoleo dove era sepolta tutta la famiglia di Augusto e l'Ara Pacis.




L' Ara Pacis era un monumento con un altare dentro che aveva sei pannelli che rappresentavano tutti la parte della vita reale in alto e la vita vegetale in basso.



























In un pannello c'era la dea Roma seduta sopra i bottini di guerra e vestita con sandali , un elmo, una veste e il seno scoperto, segni di guerriera.









Su un altro pannello c'era al centro Tellus e accanto a lei c'erano Livia e Giulia: una rappresentava i venti e l'altra le acque .
















Quindi siamo entrati dentro e abbiamo visto delle decorazioni di foglie, frutti,animali.









La guida ci ha fatto vedere dei buchi che stavano nelle pareti e ci ha detto che servivano per far uscire l'acqua piovana, dato che il monumento era all'aperto e senza tetto.

 
 
 
 
 
 
 
 

Dopo siamo usciti dall' altare della pace e abbiamo visto altri bassorilievi .











Quindi abbiamo visto altri bassorilievi e le guide ci hanno fatto fare il laboratorio una specie di "ripasso".
 
 
 
 
Abbiamo fatto delle scene e dovevamo dire chi eravamo e che cosa avevano fatto.
Quando abbiamo finito siamo andati via. Tornando, abbiamo ripreso l'autobus e siamo tornati a scuola. Anche questa gita ci è piaciuta molto.

Museo delle Mura

Mercoledì 19 febbraio siamo andati al Museo delle Mura aureliane. Siamo partiti alle 9:15 e siamo arrivati alle 10:15 circa con l'autobus n. Visto che la visita era alle 10:30 abbiamo pensato di fare una merenda nel parchetto. Dopo la merenda siamo rientrati al museo e abbiamo conosciuto le guide: Giacomello e Domenico, due ragazzi molto giovani ma tanto simpatici e gentili. Innanzitutto Giacomello ci ha spiegato che la porta da dove eravamo passati si chiamava in origine porta Appia perché da lì partiva la via Appia, ma dopo ha cambiato nome e si è chiamata porta San Sebastiano. Poi siamo andati a vedere una parte delle mura che sono lunghe 19 Km, per vederle tutte non sarebbe bastata una giornata.
Giacomello ci ha detto che le mura erano state costruite dall'imperatore Aurelio nel 270 d.c., ci ha detto anche che ci furono dopo di lui altri due imperatori, Massenzio e Onorio, nel 300 d.c. Massenzio ha solo restaurato le mura, mentre Onorio nel 400 d.c. le ha alzate. Sulle mura si vedeva la differenza tra i lavori fatti da Aureliano, da Massenzio e da Onorio perché usavano tecniche diverse di costruzione. A quel punto Leonardo ci ha fatto fare un gioco: questo gioco consisteva nel riconoscere per primi la parte di mura di Aureliano, quella di Massenzio e infine quella di Onorio. E' stato molto divertente e istruttivo.


Dopo un po' siamo tornati davanti al museo e ci hanno detto a che cosa serviva l'arco detto di Druso


davanti alla porta Appia: serviva ,ai tempi dei romani, ad intrappolare i barbari perché una volta, sfondato il cancello della porta Appia, si trovavano in trappola perché dovevano sfondare un altro cancello ma c'erano i soldati sopra che gli tiravano le frecce e i sacchi di olio bollente. A quel punto abbiamo fatto una pausa, ci siamo rilassati e seduti a chiacchierare tra noi.






E quindi siamo entrati all'interno del museo,
abbiamo fatto molte scale e siamo entrati nelle mura.

Nella parte interna c'era molta erba ed il terreno era all'altezza del suolo,















mentre dall'altra parte era altissimo, questo perché le mura erano state costruite su un dislivello perché così era più facile combattere con i nemici.
 Le mura sopra avevano  un passaggio nel quale camminavano e combattevano alcuni soldati e c'erano anche le armi.












Dopo siamo entrati nel museo e abbiamo visto dei plastici: uno rappresentava la città nelle mura,
uno rappresentava le mura come erano fatte e poi un altro ancora.

Dopo siamo andati a fare il laboratorio con Domemico che ci ha fatto tirare delle biglie prima su un modellino di mura rettangolare e poi su un modellino rotondo: il senso di questa attività è stata che è meglio fare le torri rotonde invece che rettangolari perché resistono di più. Infine ci ha fatto sollevare uno scudo simile a quello dei romani.














Abbiamo salutato le nostre guide  e siamo tornati al parco per pranzare. Ad un certo punto ci siamo accorti che c'erano dei giochi e siamo andati a giocare assieme anche alle maestre come dei bimbi piccoli. Intorno alle 14 abbiamo ripreso l'autobus e siamo rientrati a scuola. Questa gita ci è piaciuta moltissimo e non ci ha fatto imparare cose nuove.

Mercati di Traiano


Giovedì 23 Gennaio siamo andati in gita ai mercati di Traiano. Siamo partiti con l'autobus 716 alle ore 8:30 e siamo arrivati alle ore 9:40 al museo. Quando siamo arrivati la guida si è presentata e noi le abbiamo detto i nostri nomi. Ci ha detto che quelli di Traiano, nell'antichità, in realtà non erano veri mercati ma erano più un punto di ritrovo. Poi siamo andati a vedere il foro di Augusto che era un altro imperatore, nipote  e figlio adottivo di Caio Giulio Cesare che era un console ma, siccome stava diventando troppo potente, venne ucciso. Allora Augusto decise di vendicarsi e poi dedicò il suo foro al dio Giove che era anche il dio della vendetta. Dopo siamo saliti e abbiamo visto le anfore; ci sono vari tipi di anfore ma noi abbiamo visto quelle per trasportare l'olio. La parte sopra si chiamava bocca, poi c'era la pancia, ai lati della pancia c'erano le anse che servivano per prenderla e infine c'era il puntale che serviva per farle reggere. Per tapparle non usavano i coperchi, ma usavano tappi di sughero. Dopo abbiamo visto pezzi di una statua che era alta 40 metri: abbiamo riconosciuto il dito indice della mano sinistra, un pezzo della mano destra e un pezzo della mano sinistra. Ad un certo punto siamo usciti fuori sul terrazzo e abbiamo visto il foro di Traiano e la sua colonna dove c'era una porticina dove era situata l'urna funeraria di Traiano fatta d'oro. Infine siamo andati a fare le anfore con l'argilla, la guida ci ha diviso in gruppi di quattro bambini, un gruppo di due persone faceva una parte e l'altra coppia la seconda parte. A conclusione del laboratorio ci hanno consegnato un questionario che abbiamo svolto sempre in gruppi. E' stato molto interessante.

Museo della Civiltà Romana

Mercoledì 4 dicembre siamo andati al museo della Civiltà Romana. Siamo partiti alle 8:30 con l'autobus 716. Quando siamo arrivati abbiamo conosciuto le guide che si chiamavano Maria e Anna. Siamo stati divisi in due gruppi, uno ha iniziato un laboratorio l'altro la visita. La prima cosa che ci hanno raccontato le guide è che in questo museo ci sono le riproduzioni di alcuni reperti. Durante la visita abbiamo percorso dei lunghi corridoi dove erano situati statue,modellini di monumenti di Roma antica,attrezzi della fattoria,una porta del tempio a grandezza naturale dedicata a Giove,ecc....La guida ci ha raccontato della colonna di traiano dove è rappresentata la guerra contro i Daci e ci ha fatto anche notare la differenza di abbigliamento tra i soldati romani e quelli daci. Durante il laboratorio la guida ci ha spiegato cosa avremmo riprodotto: un'antefissa che rappresentava il volto del dio a cui il tempio era dedicato. Abbiamo utilizzato uno stampo, dei pennelli, gesso e silicone: 
  1. abbiamo preso il gesso e lo abbiamo messo in una ciotolina piena d'acqua
  2. con il pennello l'abbiamo mescolato fino ad amalgamarlo del tutto
  3. abbiamo messo l'impasto nello stampo fatto di silicone
  4. lo abbiamo disteso bene sullo stampo
  5. lo abbiamo lasciato asciugare
  6. abbiamo levato delicatamente lo stampo dall'antefissa